La profonda comprensione dei modelli patogenetici della Sclerosi Multipla a cui la ricerca ci ha condotto ha fornito la consapevolezza di come la malattia si modifichi nel tempo e insista in modo dinamico nelle diverse età della vita. La molteplicità delle opzioni terapeutiche che da questa conoscenza sono derivate, ci rende in grado di rispondere in modo specifico ed individuale alla domanda di salute di ciascuno dei nostri pazienti.
E d’altro canto, osserviamo ogni giorno una grande variabilità anagrafica di coloro che afferiscono nei nostri ambulatori: accanto ai pazienti giovani, talora ragazzi ancora teen-ager ai quali,ed alle loro famiglie, comunichiamola diagnosi, incontriamo i pazienti che seguiamo da tempo e nei quali osserviamo un cambiamento fenotipico della malattia, che può riaccendersi inricaduteo assumere un andamento francamente progressivo, oppure soggetti a cui diagnostichiamo la malattia in età “più adulta”, per così dire, anche ben oltre i quaranta anni, e nei quali dobbiamo gestire il problema dell’attività di malattia a lungo termine, con la necessità della scelta più adeguata della terapia, in un contesto di comorbidità e rischio di effetti avversi certamente inedito rispetto ai pazienti più giovani.
La chiave per la gestione di una tale complessità medica, ma anche ed umana, è la multidisciplinarietà che nei nostri ambulatori e servizi quotidianamente poniamo in essere, assumendoci l’onere e la responsabilità di rispondere alle diverse esigenze che i nostri pazienti ci pongono. E lo facciamo oggi più volentieri di ieri, perché sappiamo di poter finalmente contare sulla disponibilità di terapie che sanno incidere sulla storia naturale della Sclerosi Multipla, riducendo il numero delle ricadute, rallentandone il decorso e così, riuscendo a contenere e ritardare la disabilità neurologica. Si tratta di uno sforzo congiunto a quello dei nostri pazienti, che possono adesso davvero percepire l’esigenza della cura, complessivamente intesa, inemendabile al raggiungimento di una vita piena che ciascuno di essi è, oggi, in grado di programmare con fiducia.
L’evento è accreditato [7 crediti ECM] per le seguenti professioni:
08.45 Saluto di Benvenuto ed apertura dei lavori
S. Sacco
I SESSIONE
Moderatori: M. Foschi– L. Zugaro
09.15 Lectio magistralis -Sclerosi multipla: una realtà clinica declinata nelle diverse età della vita – caratteristiche ed unmetneeds: basi fisiopatologiche e aspetti clinici age-related.
M. Calabrese
I nuovi criteri diagnostici:
9.45 Aspetti anamnestici e clinici: la chance di una diagnosi precoce
M. Rispoli
10.00 Caratteristiche neuroradiologiche
M. Perri
10.15 Biomarcatori e caratterizzazione molecolare: il monitoraggio longitudinale della malattia
D. Marastoni
10.30 Le terapie ad alta efficacia nei pazienti Naïve
F. Gabriele
10.45 Discussione con la faculty
11.00 coffee break
Il paziente pediatrico con SM
11.30 Peculiarità cliniche ed approccio terapeutico.
V. Tomassini
11.45 Aspetti distintivi neuroradiologici
F. Bruno
12.00 Discussione con la faculty
Moderatori: S. Sacco – F. De Santis
12.15 Lectio magistralis- Dalla neuroinfiammazione alla neurodegenerazione: il concetto di sinaptopatia
D. Centonze
12.45 Escalation therapy vs High Efficacy therapy: la corretta selezione del paziente ed il giusto timing: real world up dating
G. De Luca
13.00 Pazienti Later-onset: la dimensione del problema e specifiche caratteristiche.
P. Colantuono
13.15 Late-Onset MS: sicurezza ed efficacia delle terapie DTMs
R. Totaro
13.30 Discussione con la faculty
13.45 Lunch Break
II SESSIONE
Moderatori: A. Splendiani – M.V. De Angelis
Comorbidità reumatologica: la mielite, non solo Sclerosi Multipla: overlap e diagnosi differenziale
15.00 Il punto di vista del reumatologo
P. Ruscitti
15.15 Il punto di vista dello specialista in Diagnostica per Immagini
M. Caulo
15.30 Discussione con la faculty
III SESSIONE
Moderatori: B. Orlandi – C. Di Carmine
La disabilità in Sclerosi Multipla: il paziente “Fragile”
15.45 La spasticità:diagnosi, gestione farmacologica e monitoraggio
M. Maddestra
16.00 La spasticità: Il trattamento fisioterapico
C. Moretti
16.15 Il declino cognitivo: diagnosi e approccio terapeutico
L. Evangelista
16.30 Il declino cognitivo: la specificità dell’approccio neuropsicologico
E. Di Pietro
16.45 Discussione con tutta la faculty
17:15 Quiz ECM
18:00 Conclusione dei lavori
Prof.ssa Simona Sacco
Direttore UOC Neurologia e Stroke Unit, ASL1 Abruzo, PO Avezzano
Professore Ordinario di Neurologia, Università degli Studi dell’Aquila
Presidente ESO – European Stroke Organisation
Dr.ssa Federica De Santis
Dirigente Medico UOC Neurologia e Stroke Unit
ASL1 Abruzzo, PO Avezzano
con il contributo non condizionante di